di Pat Carra
Teresa Bellanova, ex bracciante e neo ministra dell’agricoltura, segue fedelmente Matteo Renzi in Italia Viva.
Era salita agli onori della cronaca per l’abito blu elettrico a balze, indossato durante la cerimonia di giuramento al Quirinale. Si è difesa dai commenti proclamandosi “sincera come una donna”.
La sua prima mossa da ministra è stata l’apertura agli OGM e al Ceta, definito da Coldiretti “il primo trattato europeo che autorizza le frodi alimentari”, perché consentirebbe ai canadesi di ignorare oltre 250 denominazioni di origine (Dop/Igp) italiane riconosciute dall’Unione europea. Alcune associazioni agricole che si battono per la tutela della biodiversità, temono che il Ceta sia “il cavallo di Troia per aggirare i limiti Ue in materia di residui dei pesticidi nel cibo, uso degli ormoni e degli antibiotici nell’allevamento”.
La seconda mossa di Bellanova è il balzo fuori dal PD a fianco di Renzi, sincero come un uomo.
