Requiem per un glicine

Milano, 29 agosto. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Comitato Baiamonti Verde Comune sull’ultimo assalto al glicine nell’area verde destinata al cantiere del Museo della Resistenza. (NdR)
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Tagliata brutalmente la maestosa chioma del glicine di Piazzale Baiamonti. Cosa resterà della storica pianta per cui 50.000 milanesi hanno firmato l’appello al salvataggio?

Ieri, lunedì 28 agosto, non li ha fermati né l’allerta meteo rossa né l’acqua che cadeva a secchi. Anzi: sfruttando gli ultimi giorni di agosto e il pesante temporale, che tiene al riparo prudentemente le persone, hanno sferrato un nuovo attacco mortale al Glicine di piazzale Baiamonti. In un’area già devastata dalle ruspe per mutarla da prato in cantiere, trasformata in fanghiglia acquitrinosa dalla massa d’acqua che cadeva, i mezzi pesanti, che reggevano gli operai che massacravano la massa di verde che ancora esisteva e resisteva, sembravano impegnati in un’attività bellica. E un po’, per qualche comunanza dell’insensata attività distruttiva, è questa l’inquietudine che trasmettevano.
È curioso che ciò avvenga dopo avere fatto il conto di tutti gli alberi perduti in città con il nubifragio, dopo avere invitato la cittadinanza al volontariato per ripristinare le aree verdi e fatto un ulteriore appello per contribuire economicamente a ricreare il verde in città. Mentre ci si interroga, non si sa quanto seriamente, sul perché tanti alberi siano caduti si attenta al verde sano che si è salvato dalla prova a cui è stato sottoposto da un evento che purtroppo è sempre meno credibile definire eccezionale.
Ricordiamo, con molta preoccupazione, che anche gli alberi interessati dal cantiere attendono di essere salvati da quella ormai mitica “variante al progetto” che avrebbe dovuto essere pronta nel giro di un paio di settimane, quando fu annunciata alla fine di maggio, e di cui si è persa traccia.
Alberi che sono rimasti anche loto saldamente al loro posto, quasi con fierezza, mentre per Milano ne cadevano ovunque; ci preoccupa molto perché non vorremmo, visto il trattamento riservato al glicine, sano e resistente, che anche loro ricevessero le attenzioni improvvise di questa giunta, che parla tanto di ambiente e di verde, ma che ha uno strano modo di tutelarlo, e oggi ne abbiamo avuto una prova tangibile, mentre un camion portava via tutti i pezzi strappati all’immenso glicine, in tutta fretta e sotto la pioggia.

 

Prima della potatura

 

Dopo la potatura

 

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