La terra dei fumetti

di Pat Carra
Foto di Umarell

 

Domenica 15 giugno eravamo una marea all’ultimo ballo con WOW, museo del Fumetto di Milano che il comune ha sfrattato dopo 14 anni di vita.
Pare che fossimo in 5000 tra fumettiste e fumettisti, fanfara fonc, musicanti, amanti della nona arte, persone di tutte le età, centri sociali a rischio sgombero, giornalisti come Gianni Barbacetto e Lucia Tozzi che raccontano da anni  la degenerazione di Milano, quella che nella narrazione edulcorata della giunta si chiama “rigenerazione urbana”. Da anni la città è offerta in pasto ai fondi immobiliari, alla speculazione edilizia, alla finanza e ai cementificatori, e chi era lì lo sapeva.

Nel marzo del 2024 la tregenda urbanistica ambrosiana aveva scatenato, insieme alle indagini della procura, la nostra satira: così è nata BUM – Brigata Umorismo Milano – che raccoglie alcune erbacce e vari fumettisti milanesi. Tra loro spicca Ivan Hurricane, che disegna Milano Horror Stories, strisce dove un sindaco nasuto e i suoi succhiasuolo trasformano tutto ciò che toccano in calcestruzzo. L’horror si traduce in humor, offrendoci uno sguardo consapevole e una via di scampo dall’incubo. E mentre Ivan affronta l’invasione dei vampiri, io disegno vermi che fanno business e week, Rastabello costruisce un cimitero verticale alto come il bosco verticale dell’archistar di turno, l’Umarell fotografa i cantieri invadenti, Federico e Liv raccontano chi deve sloggiare dalla città, Piera pianta una tenda  blu davanti al muro della Bicocca…

In aprile 2025, quando gli avidi vermi e succhiasuolo hanno strisciato fino alle porte di WOW, la risposta del mondo del fumetto è stata spontanea e immediata. AFA festival, Erbacce, Bricòla, BUM e Piero Tonin hanno lanciato la campagna Fumetti uniti contro lo sfratto. Salviamo WOW che in breve ha raccolto oltre 500 tavole, disegnate da fumettiste e fumettisti più o meno noti, e da chi semplicemente voleva lottare con la matita per la casa dei fumetti.

“Almeno una volta nella vita bisognerebbe andare a uno sfratto: il modo con cui si guarda alle vicende umane ne esce mutato – scrive un attivista delle lotte per la casa – Nel racconto mediatico, come nelle chiacchiere comuni, quando si racconta uno sfratto si assume sempre il punto di vista della proprietà.”
È successo anche nel caso di WOW. Le istituzioni comunali parlano del debito come di una colpa e del mancato profitto come di un delitto, ma per sé usano un doppio standard, tacendo sul fatto che fanno tagli alla cultura e regalano oneri di suolo ai costruttori.

Credo che Fumetti uniti contro lo sfratto abbia generato una presa di coscienza in noi che facciamo fumetti,  solitamente un po’ allocchi e allocche (Bruno Bozzetto dice che se no non faremmo fumetti!). Per la festa di chiusura tutte le 500 tavole erano appese alle pareti, dai soffitti ai pavimenti; eravamo in relazione, consapevoli che il nostro lavoro, anche se individuale e solitario, è parte di un coro.
La partecipazione alla campagna e all’ultimo ballo sono segnali politici importanti. “È una specie di assemblea costituente”, ha commentato un amico, sindacalista dei freelance. Per costituire che cosa?

Cerco l’etimologia della parola “sfrattare” e scopro che ha un’origine antica legata alla terra, evoca le lotte novecentesche di contadini e braccianti contro gli agrari e i latifondisti. Sfrattare significa “cacciare via da una casa o da un fondo recintato con fratte”, cioè con siepi incolte, con… erbacce!
Mi chiedo: di chi è la terra lavorata da noi braccianti del fumetto?
Nessuna forza terrena può sfrattare le erbacce da se stesse e i fumetti dalla loro terra.

 

Per approfondire:

Milano Horror Stories. Incubi della rigenerazione urbana (Hurricane, ed. AFA 2025)
Contro Milano. Ascesa e caduta di un modello di città (Gianni Barbacetto, Paper First 2024)
L’invenzione di Milano (Lucia Tozzi, ed. Cronopio 2023)
arcipelagomilano.orgofftopiclab.org – erbacce/bum.org

Le pagine di Erbacce contrassegnate da copyright sono protette e non riproducibili in nessun modo. Tutte le altre immagini e i testi di Erbacce sono rilasciati con licenza
Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 3.0 Unported License
Licenza Creative Commons