Dall’Abbazia di Rocciafredda | 1° puntata

Quelli degli airb&b

di bulander
Illustrazione di Federico Zenoni

Guardavo dalla finestra della mia cella il grande parcheggio dell’Abbazia riempirsi di pullman dei pellegrini (continuano a chiamarli così). Un altro weekend di rottura di scatole stava per cominciare. Non so chi mi aveva fatto quello scherzo da prete di diffondere la voce che facevo i miracoli ma di sicuro doveva essere stato un confratello. Io avevo i miei sospetti e finii per dirglieli al Priore. E lui: “Perché, tu fai dei miracoli?”
“Ma Venerabile… come può venirvi in mente. Dico che qualcuno mi ha fatto un brutto scherzo e poi, scusi, Lei ha mai visto un miracolo?”
“No, però sai, figliolo, adesso con questo storia dell’intelligenza artificiale chissà dove si va a finire.”
Poi la cosa si era smontata, era stata ridimensionata, per cui non era vero che io facevo i miracoli ma sapevo intercedere e la rottura di scatole era continuata. L’avevo detto al novizio mille volte: “Se ti chiedono di me, rispondi che non ci sono, che sono a Roma, in Africa, dove vuoi.”, ma quello… figuriamoci, probabilmente gli allungavano una mancia e lui correva.
Ora, è vero che io vivo in convento da tanti anni e sono un po’ fuori dal mondo, ma è possibile che la grande, anzi stragrande, maggioranza di quelli che mi chiedevano d’intercedere presso Gesù perché il loro desiderio venisse esaudito fosse gente che affitta con airb&b?
“Padre, può chiedere a Gesù che mi mandi dei turisti? Sono quindici giorni che non vedo nessuno e le tasse, sa, il costo delle pulizie….”
Per non parlare poi di quello di Mortara che voleva dei turisti ma libanesi, perché secondo lui i libanesi sono i più puliti, non fanno rumore. Ora, io non conosco Mortara, magari è una bella città, come Pisa, Assisi, però mi sembra difficile che un libanese… comunque affari suoi. Ma, tornando al discorso, insomma in Italia tutti vivono affittando case? Non c’è gente che fa l’impiegato, l’operaio, l’insegnante, tutti che vivono in sostanza di rendita? Devo chiederlo al fratello Lorenzo, lui va tanto in giro, lo saprà come vive la gente.
E quel giorno del foreign fighter? “Padre, mi benedica, vado a combattere contro i russi.”
“E perché contro i russi?”
“Lei ha presente cosa hanno fatto dieci anni fa in Ucraina? Io faccio il barbiere, mi hanno detto che se arrivano i russi qui, vogliono tutti rapati a zero e io che faccio? Non taglio più i capelli? Mi benedica per favore che sono anche in ritardo, devo passare dall’Agenzia di reclutamento in Svizzera per versare la quota.”
“Figliolo, prima di tutto io non posso benedire chi va ad ammazzare qualcuno e poi… sei sicuro di andare in guerra? Guarda che lì, a parte le bombe, gira uranio impoverito, ti contamini, crepi di cancro in poco tempo, ma chi te lo fa fare, scusa? È la prima volta?”
“Sì padre, prima io facevo parte di una cooperativa sociale, a me piacciono le armi, facevamo la guerra per finta, con armi non vere, così per hobby, prendevamo in affitto un pezzo di terreno, un bosco e lì ci divertivamo a sparare.”
“Scusa, ma cosa aveva di sociale questa cooperativa?”
“Niente, ma era per pagare meno tasse… qualche volta ci pagavano per rifare una certa battaglia, una volta è venuto un professore dell’Università di Urbino per farci rifare la battaglia di Okinawa. Lo chiamava reenactment, insegnava Public History, c’era tantissimo pubblico, è venuto il Rettore a congratularsi. Padre, la prego, mi benedica, faccia un’eccezione, lascerò un bell’obolo all’Abbazia…”
Per togliermelo dai piedi gli ho fatto il segno della croce ma invece di dire “In nomine ecc.” ho mormorato: “Dio abbia pietà di te…” e lui se n’è andato contento. E io più di lui.
Passa nemmeno un quarto d’ora e arriva il novizio tutto trafelato: “Padre c’è un signore che vuole vederla, dice che è urgente!”
Cosa voleva ‘sto qua? Che intercedessi presso la Madonna perché facesse crepare la Meloni. Anche a lui ho dovuto dire che un frate non può fare cose simili, “Scusa”, gli ho chiesto, “ma a te cosa ha fatto la Meloni?”
“Niente, ma mio nonno ha fatto il partigiano, io continuo a pagare la quota all’ANPI, mi sono anche un po’ stufato. Io sono di un paesino delle Marche, c’è poco lavoro da noi, il 90% ha votato Fratelli d’Italia alle ultime elezioni!”
“E allora prenditela con i tuoi compaesani, scusa! Cosa vieni a rompere le scatole qui in convento!”
“Anche mia moglie ha votato Meloni”
“E allora prenditela con lei! Falle una bella ramanzina!”
“E bravo! Così poi mi becco una denuncia! Con le nuove leggi a favore delle donne, basta che io la sfiori con un dito e mi danno il foglio di via!”
“Questo è peggio del foreign fighter”, ho pensato tra me “Ma è possibile che gli italiani si siano ridotti così? Ci dovrà pur essere qualche italiano normale, no? Saremo mica noi gli unici normali, che abbiamo fatto voto di castità?”
Ma poi gli ho detto: “Ok, vai in pace figliolo, vedrò cosa posso fare con la Meloni.”
Adesso devo andare dal Priore per la dichiarazione dei redditi. Dopo il terzo governo di destra tutto dobbiamo denunciare, le vendite di souvenir, quel poco di frutta e verdura che vendiamo a prezzi politici alle cooperative d’immigrati, tutto… solo gli oboli sono esentasse. Peggio di quando è arrivato Napoleone. O tempora, o mores!

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