Profezie dal passato

di Robin Morgan
Illustrazioni di Isia Osuchowska
Traduzione di Margherita Giacobino

 

Per iniziare bene il nuovo anno, ho pensato di dare un’occhiata a un elenco di divertenti previsioni fatte un secolo fa, nel 1923, a proposito del 2023. Si va dal ridicolo al quasi-sublime – e poi di nuovo al ridicolo.

Per cominciare, so che sarete felici di sapere che nel 2023 non ci saranno più lavori pesanti. (Ditelo alle casalinghe e ai minatori). Secondo i trafiletti di giornale dell’epoca, un signore di nome Metz, noto “esperto di elettricità”, credeva che stesse per arrivare il momento in cui la fatica sarebbe stata abolita, e che nessuno avrebbe lavorato per più di quattro ore al giorno grazie alla magia dell’elettricità. Prevedeva un’incredibile trasformazione entro il 2023, quando ogni città sarebbe stata “immacolata”.

Il Minneapolis Journal cita Glenn Curtis, un esperto di aeroplani, che prevede che entro il 2023 la benzina come forza motrice sarà sostituita dalla radio.

Ci saranno anche meno medici – le associazioni di categoria non saranno contente di sentirlo – ma i medici saranno meno necessari perché le malattie attuali (riferite al 1923) saranno completamente “estinte”.

Tutte le persone saranno belle! Lo si dovrà a un cambiamento di coscienza, da superficiale a profonda? No! I concorsi di bellezza non saranno necessari perché ci saranno così tante persone belle che sarà impossibile selezionare i vincitori (non importa quali definizioni di bellezza saranno in uso). La stessa cosa varrà per i concorsi per bambini. Personalmente, avrei sperato che a questo punto i concorsi di bellezza per grandi e piccoli fossero già da tempo un residuo di cattivo gusto del passato, come in effetti sono, ma persistono se pure sempre più superati.

 

A quanto pare, secondo le previsioni, entro il 2023 la vita media di un essere umano potrebbe arrivare a 100 anni. In singoli casi anche a 150, forse 200 o addirittura 300 anni.

Il Savannah News prevede che le donne si anneriranno i denti e raderanno la testa. Un antropologo è certo che gli uomini porteranno i riccioli, e useranno i bigodini per ottenerli. La sua affermazione si basa sul trend degli “stili maschili e femminili nel 1923”. Ricordiamo che il suffragio femminile negli Stati Uniti è stato approvato solo nel 1920, e che siamo all’inizio dei ruggenti anni Venti.

A quanto pare, nel 2023 gli Stati Uniti avranno una popolazione di 300 milioni di persone, il che non è poi così lontano dal vero: l’Ufficio del censimento degli Stati Uniti prevede che la popolazione americana sarà di 332.403.650 persone il 1° gennaio 2022, con un aumento dello 0,21% della popolazione, ovvero 706.899 persone in più, dal Capodanno 2021.

Un certo professor A.M. Low fa riferimento a una sua invenzione, getti d’acqua saturi di elettricità, che renderà obsoleti gli eserciti. Non sono  certa di come questo avverrà, dirigendo l’acqua sull’esercito nemico, come un idrante? “La guerra del 2023”, aggiunge, “sarà naturalmente una guerra senza fili, perché non c’è fine alle possibili meraviglie”. (Da notare che, anche se non riesce a concepire bombe all’idrogeno o nucleari, o droni, presume che la guerra ci sarà ancora, non sarà una “meraviglia” superata). Il professor Low afferma anche che attualmente -ovvero nel 1923 – è possibile “collegare” oggetti a distanza di poco più di un metro senza alcun collegamento. Sicuramente aveva intuito qualcosa sulla wirelessness, anche se il Wi-Fi era fuori dalla sua portata. D’altra parte, aveva anche previsto che la telepatia sarebbe diventata comune.

 

Nel 2023, secondo le previsioni, non ci sarà più posta tra New York e San Francisco, ma non si potevano ancora immaginare Internet e la posta elettronica, e il telefono era agli albori. Per quanto riguarda le consegne dei pacchi, gli ordini da Pittsburgh e Londra ai commercianti di Pechino, per esempio, avrebbero richiesto navi da carico da 1.000 miglia all’ora per effettuare le consegne delle merci prima del tramonto.

La cucina privata scomparirà, dichiarano gli opinionisti del secolo scorso. Il cibo sarà condito e preparato con formule chimiche. Queste formule preserveranno la freschezza di frutta e carni, le libereranno dalle qualità indigeste e le porteranno in tavola pronte all’uso. Invece di salse che si limitano ad abbindolare il palato (abbindolare il palato! – detto proprio così!), avremo deliziose miscele di vitamine concentrate, calorie, “fermenti e tonici per i tessuti”.

E poi ancora:

* I voli da Chicago ad Amburgo dureranno solo 18 ore;

* I giornali saranno fuori mercato da 50 anni – il che tragicamente sta accadendo, soprattutto per i giornali locali- ma non ancora, non ancora;

* Il cancro sarà stato completamente debellato. Oh, magari fosse così, anche se ci siamo avvicinati molto di più a sconfiggere alcuni tipi di cancro e numerose altre malattie, e questa è un’epoca d’oro per la medicina.

Suppongo di dover aggiungere retroattivamente che, secondo le statistiche delle Nazioni Unite e del Global Gender Gap, al ritmo attuale le donne statunitensi impiegheranno solo altri 157 anni (dal 2023 in poi) per raggiungere l’equità retributiva, e 136 anni a livello internazionale. Una passeggiata.

Infine, ma non per questo meno importante, la previsione secondo cui:

* Radiotelefoni grandi come orologi permetteranno a tutti di comunicare fino all’altro capo del mondo.

Beh, almeno il mio fidato Apple Watch e la maggior parte degli orologi intelligenti sono in grado di inviare e ricevere telefonate, messaggi, e-mail, fotografie e informazioni su Internet; di ricevere bollettini meteo, di dirmi che data e ora sono (anche in altri Paesi), di assicurarsi che non abbia bisogno di un defibrillatore, di monitorare la mia routine di esercizi fisici, di controllare il mio elettrocardiogramma, di condividere video, di rilevare le cadute, di riprodurre musica, di impostare allarmi, di ricordarmi gli appuntamenti, di accettare dettati e di fare un sacco di altre cose, tutte miracolosamente futuristiche nel 1923. E io sono una privilegiata ad averlo.

Se solo fossi intelligente come il mio orologio…

 

*L’articolo è apparso sul blog di Robin Morgan il 16 gennaio 2023

 

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