L’ultima impresa di Napoleone

di Pat Carra

San Pietroburgo, 11 novembre 2019.
Oleg Sokolov, 63 anni, storico di fama internazionale e appassionato di Napoleone, ha ucciso la sua compagna ed ex alunna Anastasia Yeshchenko, che aveva 24 anni. Sokolov è stato ripescato ubriaco nel fiume Moika, vestito da Napoleone, con le braccia di Anastasia nello zaino. Il corpo della ragazza è stato ritrovato nella casa in cui vivevano, con testa e arti segati.
Docente all’Università di San Pietroburgo e membro dell’intellighenzia (sic!) russa vicina a Vladimir Putin, si faceva chiamare sire. Nel 2003 era stato nominato in Francia Cavaliere della Legion d’Onore. Faceva parte del consiglio scientifico dell’Issep di Lione, la scuola politica dell’ex deputata Marion Maréchal, nipote di Marine Le Pen. Nel 2008 aveva picchiato e minacciato di morte una donna, senza nessuna conseguenza penale.
Esempi illustri continuano a sostenere la millenaria pratica dello smembramento e occultamento dei corpi, perlopiù femminili, del corpo sociale, di paesaggi e di intere città, pensiamo oggi a Venezia.
Nel nostro piccolo, Salvini è uno specialista di fama nazionale nel buttare a mare i corpi altrui. Quanto a Trump, ha già fatto a pezzi e gettato nell’Atlantico le braccia della statua della libertà.

 

 

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