Germania: l’ombra lunga di Angela Merkel

di Gaby Weber

 

Oggi, sabato 6 giugno, a Berlino c’è una manifestazione vicino alla “Siegessäule”, la colonna della vittoria, nota anche come la “Else d’oro”, in orgoglioso ricordo dell’ultima guerra vinta (quella prussiano-danese, 1864). Qui un piccolo gruppo sta protestando. Chi sono e per cosa si battono è difficile dirlo, ma in qualche modo sono contro il Coronavirus e contro il governo. Un colorato miscuglio di gente di solida fede di sinistra, insegnanti di yoga, hippy e persone che si godono il bel tempo. Improvvisamente Nikolai Nerling sale sul palco. Si definisce un “maestro del popolo” e nel suo blog celebra i negazionisti dell’Olocausto. Per lui la legge sulla protezione dal contagio è uno strumento per “sbarazzarsi dei cittadini non graditi”. Si presenta come un “radicale di destra” e vuole spiegare perché tutti i tedeschi, di destra come di sinistra, dovrebbero rovesciare il regime di Merkel. Dal pubblico arriva qualche sporadico “Basta!” In passato i nazisti sarebbero stati espulsi in modo poco amichevole, ma i tempi sono cambiati. Nessuno vuole essere scortese e il nazista può parlare.

Nikolai Nerling

Queste proteste del sabato sono state chiamate “Hygiene-Demos”, e ormai si svolgono in tutte le città tedesche. Sono sorte spontaneamente, senza il sostegno dell’opposizione istituzionale. Si tratta di cittadini che dubitano del senso delle misure anti-Coronavirus e vedono i diritti civili in pericolo. Presto a loro si sono uniti nazisti, no-vax e individui che vogliono mettersi in mostra, e ne è risultato uno strano miscuglio. I grandi media li mettono in ridicolo definendoli “Fronte trasversale” (alleanza di ultra-destra e ultra-sinistra) e “teorici della cospirazione”, una delle espressioni preferite dell’anno. Questa argomentazione è utilizzata da tutti i partiti, sinistra compresa, nessuno dei quali sembra chiedersi cosa succede per le strade. E se la colpa di questa confusione non sia anche loro.
Ciò che unisce questo strano miscuglio è la sensazione delle bugie, dell’inganno che viene “dall’alto”. Una sensazione che non è affatto nuova e che cresce tanto più quanto più l’opposizione istituzionale si mette comoda sotto la gonna di Angela Merkel. E in tempi di crisi sanitaria, questa sensazione di essere alla mercé degli altri è diventata pervasiva.
Con i suoi 8.500 morti, la Germania è stata relativamente risparmiata dal Coronavirus. Il panico è stato scatenato dalle immagini del Nord Italia: montagne di cadaveri, ospedali sovraffollati, medici deceduti. Il governo ha reagito con restrizioni che non si sono rivelate tutte utili. I letti d’ospedale riservati ai casi di Coronavirus sono rimasti vuoti, altri interventi sono stati sospesi, i medici sono andati a lavorare a orario ridotto. Al Ministero federale degli Interni, e non soltanto lì, ci si è chiesti se la cura non fosse peggiore del male. La notizia è trapelata, il ministero ha preso le distanze e l’autore – un alto funzionario responsabile della protezione civile – è stato sospeso. Finora tutti i problemi sollevati da questa domanda non sono stati smentiti né hanno ricevuto risposta.

L’Istituto Robert Koch, che è sotto l’autorità del Ministero della Salute e che un tempo godeva di ottima reputazione, si lascia usare dai politici e alle domande dei cittadini non viene data risposta. Dovrebbe sorprenderci che si sentano ingannati?
Le opinioni dissenzienti di medici esperti non trovano quasi mai spazio sulla stampa, ma si diffondono attraverso i social media, tra cui blog poco seri che propagano tesi assurde.

Dall’inizio di marzo, tutti i partiti sono in linea con il governo Merkel, nessuna critica arriva dalla sinistra, dai Verdi o dal FDP (liberale). Fryday-for-Future è rimasto a casa. Le manifestazioni contro la politica europea dei rifugiati sono state vietate, anche se si sono svolte comunque illegalmente, in bicicletta. L’app che dovrebbe memorizzare i movimenti e i contatti via GPS non è ancora legge, ma si prevede che arriverà. I servizi segreti sono contentissimi! Ma nessuno si fa avanti a chiedere un sistema sanitario radicalmente diverso, che non si basi sulla massimizzazione del profitto e sullo sfruttamento brutale della forza lavoro in gran parte importata. Sì, i balconi dei quartieri migliori hanno applaudito infermieri e operatori sanitari, ma alla fine gli stipendi restano bassi. E cosa è venuto dai Verdi? Sappiamo che abbiamo bisogno di un sistema immunitario intatto per combattere il virus e che i pesticidi usati dall’agricoltura chimica, come il glifosato, causano danni duraturi a questo sistema immunitario. È stato il governo tedesco a impedire il divieto di veleni come il glifosato nell’Unione Europea. Ma i Verdi restano in silenzio.

L’anno scorso, il controverso programma di prestiti della Banca Centrale Europea è stato oggetto di critiche perché ha praticamente regalato denaro europeo pubblico a basso costo ad aziende come Coca-Cola e Nestlé, invece di investire nell’istruzione o nella salute. La Bayer ha ricevuto miliardi per finanziare l’acquisto della Monsanto. Ho cercato di sapere dalla Bundesbank di quanti miliardi e a che tasso di interesse è stata beneficiaria la Bayer, e se la banca centrale tedesca avesse valutato il rischio. Domande ovvie … Ma la Bundesbank mi ha informato che la legge sulla libertà d’informazione a lei non si applica e si è rifiutata di rispondere. L’ho citata in giudizio, ma i giudici amministrativi tedeschi si schierano quasi sempre dalla parte del governo. Sbaglio se, come tanti altri cittadini, mi sento ingannata da questo governo?

Il programma di prestiti è stato ripreso – grazie al Coronavirus – e ancora una volta il pubblico è rimasto in silenzio. La BCE sta ora distribuendo non miliardi ma trilioni di euro tra le principali società tedesche. La maggior parte di loro aveva già avuto problemi economici l’anno scorso, perché la recessione era dietro l’angolo. Senza Coronavirus.
La Cancelliera non è tenuta a rispondere a domande critiche. Nessuno gliene fa. Anche se prima del Coronavirus aveva chiarito che non voleva candidarsi di nuovo, nei circoli politici di Berlino girano voci di un altro mandato. E i sondaggi parlano per lei.
Rispetto a Donald Trump, Jair Bolsonaro e Silvio Berlusconi, Angela Merkel appare democratica e competente. Beneficia del fatto che il sole della democrazia è attualmente basso in tutto il mondo. Anche i nani gettano ombre lunghe.

 

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