Amor Seco

di Laura Marzi

di Laura Marzi
Illustrazione di Isia Osuchowska

Lontano, da una parte del mondo in cui c’è il Sole mentre qui fa notte, cresce una pianta che si chiama Amor Seco. Un tempo Amor era un giovane luminoso e indipendente che sognava per sé grandi cose e pensava che nulla avrebbe potuto rendere la sua vita meno che meravigliosa.
Amor era gentile e credeva che il mondo fosse gentile.
Amor era sorridente e credeva che il mondo fosse sorridente.
Amor pensava bene degli altri e credeva che gli altri fossero come lui.
Aspettava la felicità come si aspetta la luce il mattino, dandola per scontata.
Intorno a lui le cose cambiavano, succedevano, ma Amor non cambiava. Il tempo lo accarezzava, a volte lo scorticava. Gli succedeva di chiedersi, col trascorrere degli anni, se stesse sbagliando qualcosa o dimenticandola, ma erano domande che non avevano risposte, perché lui non le cercava abbastanza.
Amor non decise di amare una donna, perché aveva voluto bene a tutte quelle con cui aveva trascorso più di due Lune, ma non scelse nessuna come regina e compagna del suo cuore.
Amor non decise di fare un lavoro perché era bravo in mille cose, ma per niente scelse di dare il suo sudore.
Amor sapeva che una nuova strada era possibile, che la porta di una nuova vita e di mille altre esisteva, ma non sapeva cambiare.
Neanche la sua luce, però, poteva cambiare. Era vera, come la sua fragilità. Per questo Amor non finì, non poté trasformarsi in polvere.
Quando incontrò la Certa, il suo cuore si fermò, ma il suo corpo non cadde. I piedi affondarono nel terreno e divennero radici e le gambe si unirono in un fusto verde, mentre il tronco si divideva in cento ramicelli e mille foglioline.
Amor divenne Amor Seco: una pianta medicinale che in quella parte del mondo dove c’è il Sole quando qui fa notte aiuta a guarire molte persone che non hanno le medicine.
Amor non ha potuto usare la sua luce per sé perché non ha saputo scegliere e per questo non ha incontrato la felicità. Allora il suo sangue si è seccato, e la sua bellezza è diventata cura.

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